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AMBULATORIO ECOGUIDATO

Tendinopatia calcifica della spalla

La tendinopatia calcifica di spalla è un’affezione dolorosa molto comune che è presente quasi nel10% dei casi di spalla dolorosa. Colpisce soprattutto le donne tra i 35 e i 50 anni ma qualunque età e sesso può essere interessato seppure sia rara sopra i 65 anni di età.
La tendinopatia calcifica è molto spesso la causa di dolore improvviso della spalla, talmente intenso da “paralizzare” la spalla impendendone i movimenti e disturbando persino il riposo notturno. Non è infrequente il riscontro di una calcificazione alla radiografia della spalla di quelle persone che si rivolgono al pronto soccorso in cerca di sollievo dal dolore.
L’origine della patologia non è perfettamente nota ma sembrerebbe legata allo scarso apporto di ossigeno e sangue nei tendini della cuffia dei rotatori che causerebbero la deposizione di cristalli di sali di calcio nel tendine. Nelle prime fasi della malattia, la deposizione di cristalli aumenta sempre di più fino a formare una vera e propria raccolta semiliquida nel contesto del tendine. La formazione della raccolta è insidiosa e decorre asintomaticamente nelle prima fasi; quando poi raggiunge grandi dimensioni, scatena una reazione infiammatoria della spalla caratterizzata da intensissimo dolore. La calcificazione si comporta come una piccola bomba a orologeria che si innesca lentamente ed insidiosamente per poi esplodere tutto ad un tratto con dolore
paralizzante.
Col tempo, la patologia va incontro a risoluzione spontanea, ma molto spesso comporta una sintomatologia particolarmente limitante e duratura (fino a mesi) che necessita di trattamento
precoce per consentire al paziente un rapido recupero funzionale e dal dolore.

lavaggio ecoguidato

TRATTAMENTO

I trattamenti di scelta sono le onde d’urto, le infiltrazioni con steroide ed il lavaggio ecoguidato.
Le onde d’urto sono state storicamente la prima metodica impiegata nel trattamento di questa patologia e consistono nella generazione di un’onda meccanica per mezzo di un pistone appoggiato sulla cute con lo scopo di frammentare la calcificazione. Nel trattamento della tendinopatia calcifica esse, in particolare nella fase acuta, oltre ad essere dolorose e difficilmente tollerabili per il paziente, hanno una scarsa percentuale di successo. L’infiltrazione, tecnica di rapida e semplice esecuzione, agisce solo sull’aspetto algico della patologia e non risolve di per sé la causa del dolore, ossia la calcificazione. Alcuni studi riferiscono inoltre che cicli di infiltrazioni potrebbero addirittura ridurre l’apporto di sangue al tendine rallentando il processo di guarigione oltre che ad esporre il paziente al rischio di recidiva.
Il lavaggio ecoguidato è un trattamento mirato che permette una risoluzione del dolore in pochi giorni nel 90% dei casi. Esso richiede una particolare preparazione del medico e l’impiego di particolari materiali. L’aspetto fondamentale è l’utilizzo dell’ecografo che permette di fare sia una valutazione della calcificazione sia di visualizzare in tempo reale, per tutta la durata della procedura, la zona del tendine da lavare. Durante il lavaggio ecoguidato, il medico inserirà nella calcificazione due aghi: attraverso l’ago d’ingresso verrà fatta scorrere sotto pressione una
soluzione fisiologica sterile che “lava” letteralmente i detriti di calcio che vengono poi eliminati tramite il secondo ago d’uscita.

Il successo del trattamento dipenderà dal corretto posizionamento degli aghi, garantito dal continuo controllo ecografico che permette di monitorare costantemente posizione della calcificazione ed il tragitto degli aghi. La procedura, quando le caratteristiche della calcificazione lo consentono, permette un efficace lavaggio del calcio intratendineo con remissione del dolore nell’arco di pochi giorni. Se eseguita nella fase iperacuta della calcificazione, il dolore frequentemente si risolve in addirittura in 24-48 ore. Poiché il calcio viene meccanicamente lavato e la calcificazione “svuotata” e frammentata, la recidiva è una evenienza molto rara. Qualora dovesse accadere, si può agevolmente trattare ripetendo la procedura.
La superiorità del lavaggio ecoguidato è dimostrato da numerosi studi tra cui uno studio dell’Università di Leiden (Olanda) pubblicato sull’American Journal of Sports Medicine 1 che ha confrontato il lavaggio ecoguidato con il trattamento infiltrativo. A fronte di un iniziale beneficio sovrapponibile, nel lungo termine il lavaggio permetteva una più efficace e duratura risoluzione del dolore grazie alla possibilità di eliminare o almeno ridurre drasticamente la calcificazione, effetto non ottenibile con la sola infiltrazione. Un altro studio dell’università di Montreal (Canada) ha confrontato il lavaggio ecoguidato con il trattamento infiltrativo e il trattamento con onde d’urto confermandone la superiorità rispetto agli altri trattamenti 2 .
Va precisato che non tutte le calcificazioni di spalla sono trattabili con il lavaggio ecoguidato.
Alcune sono troppo piccole, altre hanno invece una consistenza eccessivamente dura e non riescono a “essere lavate” con la soluzione fisiologica. In questi casi, la valutazione ecografica oltre a riconoscere e distinguere il tipo di calcificazione permette di eseguire un altro trattamento, detto “needling ecoguidato” per frammentare il deposito calcico, agevolarne il riassorbimento e stimolare la rigenerazione del tendine.

 

1 de Witte PB, Selten JW, Navas A, Nagels J, Visser CP, Nelissen RG, Reijnierse M. Calcific tendinitis of the rotator cuff: a randomized controlled trial of ultrasound-guided needling and lavage versus subacromial corticosteroids. Am J Sports Med. 2013 Jul;41(7):1665-73. doi: 10.1177/0363546513487066. Epub 2013
May 21. PMID: 23696211.
2 Lafrance S, Doiron-Cadrin P, Saulnier M, Lamontagne M, Bureau NJ, Dyer JO, Roy JS, Desmeules F. Is
ultrasound-guided lavage an effective intervention for rotator cuff calcific tendinopathy? A systematic review
with a meta-analysis of randomised controlled trials. BMJ Open Sport Exerc Med. 2019 Mar 9;5(1):e000506.
doi: 10.1136/bmjsem-2018-000506. PMID: 31191964; PMCID: PMC6539165.

©2022 Dr. Giovanni Dib, Medico Chirurgo, specialista in Ortopedia e Traumatologia, p.iva: 03352400984